Pixels:larecensione umoraledel film diretto daChris Columbus, in uscita nei cinema il29 luglio 2015e interpretato daAdam Sandler, Kevin James, Josh Gad, Peter DinklageeMichelle Monaghan.

PIXELS – LA TRAMA

Chi non ha mai giocato aFrogger, alzi la mano; e lo stesso faccia chi non ha mai speso duecento lire aDonkey KongoQ*bert. Ora chiedetevi: ho perso qualcosa? La risposta, disgraziatamente per voi, è sì.
Vi siete persi quel momento della storia in cui il futuro era foriero di speranze e innovazione, quando icoin-operano graficamente semplici e, allo stesso tempo, difficili da finire al punto che spesso venivano presi a calci dai giocatori. Colossi di legno e ferro che oscillavano senza cadere mentre il pubblico ti guardava giocare e aspettava in fila il suo turno.
Chi non ricorda i bambini logorroici che dicevano di avere un amico incredibilmente bravo mentre, con le mani sporche di gelato, puntavano il dito al centro dello schermo? Per voi, giovani e meno giovani, che non avete vissuto quel periodo questo film potrà sembrare semplice, bambinesco, piatto.
Ma per gli amanti degli anni degli scassoni a moneta è luce, ricordi e sogni dimenticati.
Cominciamo dal principio.

Inizia bene questo film dal saporevintagee dallagrafica 3Dsempre presente e funzionale che ci racconta del trio nerd composto da Sam, William e Ludlow (rispettivamenteAdam Sandler,Kevin JameseJosh Gad). I tre, che si conoscono nel 1982 durante il torneo mondiale di coin-op, si ritroveranno anni dopo a dover sconfiggere un’invasione aliena a suon di quei videogame di cui erano appassionati.
C’è un confronto tra il vecchio videogioco e le console nel film? Sì, ma molto accennato. C’è una esaltazione del vintage e del passato rispetto al presente? No. E questo è un bene.
Tirando le somme, però, possiamo dire chePixelsè un film leggero, nostalgico ma non troppo, divertente e ben fatto sebbene, sfortunatamente incompleto; con una sceneggiatura piùrotondae razionale avrebbe potuto essere un vero cult-movie, un film da far vedere ai propri figli con orgoglio e con la lacrima appena accennata sul viso. Invece, nonostante la regia diChris Columbusfunzioni e l’esplosione sullo schermo di oggetti e persone inPixelssiano un piacere per gli occhi, gli sceneggiatoriTim Herlihy,Timothy Dowlingnon hanno osato riconducendo una narrazione inizialmente affascinante ai canoni del classico film di intrattenimento con sfumature grottesche a cui un certo cinema americano ci ha abituato.
Peccato. Da vedere ma senza aspettative.

PIXELS – IL TRAILER

Edoardo Montanari