Lucy: larecensionedel nuovo thriller diretto daLuc Besson, in arrivo nelle nostre sale il25 settembre. Il cast è composto daScarlett Johansson, Morgan Freeman, Min-sik Choi, Amr Waked, Pilou AsbaekeAnaleigh Tipton.

Due decenni faLuc Bessonsembrava inarrestabile: primaNikita, poiLéone infineIl Quinto Elemento. Poi, il gelo, la regia di qualche film d’animazione e il ritorno conThe Lady. Lo scorso anno è stato il turno diCose Nostre – Malavita(il poster del film compare in una New York del futuro fantascientifico in questa nuova pellicola) e, infine,Lucy. Il film è uno sci-fi moderno che mischia azione e fantascienza; forse un pòbanale,di sicuropoco originale.
Anzi: sembra cheBessonprenda in prestito idee e situazioni di innumerevoli altri film, tra cui alcuni dei suoi. Il paragone conLimitlessè quasi scontato: nella pellicola del 2011 una droga era in grado di sbloccare e amplificare le potenzialità della mente diBradley Cooper;qui, la stessa cosa. Ma conScarlettnel ruolo della protagonista che filosofeggia sulla natura del tempo, la materia e la percezione del mondo mentre acquista straordinarie abilità fisiche aumentando a dismisura la capacità di sfruttamento delproprio cervello.
A dirla tutta è il film in toto che assomiglia a unpuzzle di cose già viste: la scena in cuiLucypugnala le mani del gangster alla sedia è una copia dei thriller asiatici; i momenti metafisici della filosofia di Lucy a me hanno ricordatoThe Tree of Lifee gli inseguimenti d’auto per Parigi sembrano omaggiareTaxxi.
InoltreBessonnon è riuscito a introdurre una sotto trama significativa con personaggi quasi accennati e situazioni superficiali che avrebbero meritato più spazio di narrazione.
Il titolo, invece, è assolutamente corretto: realmenteLucyè il primo ominideAustralopithecus afarensisritrovato nel 1974. E’ il primo esemplare di femmina adulta dell’età apparente di 25 anni, vissuta almeno 3,2 milioni di anni fa. La chiamarono con quel nome in onore della canzoneLucy in the Sky with Diamondsdei Beatles.

Così Lucy, secondo l’idea diBesson, è anche la prima donna a sbloccare il100 percentodelle capacità del
suo cervello e avere libero e totale accesso alle regioni più lontane della sua mente. E’ stato ipotizzato da tempo che gli esseri umani usino solo una piccola percentuale (circa il 10%) della capacità cerebrali. Quindi cosa succederebbe se l’umanità potesse davvero evolversi oltre quel limite e se ognuno degli86 miliardi di neuronisi accendesse nello stesso momento? Quello che accade a Lucy (Scarlett Johansson), una giovane ragazza che vive a Taiwan casualmente coinvolta in loschi affari dallo spietato Mr. Jang (Choi Min Sik).
Obbligata a lavorare come corriere della droga, nel suo stomaco viene inserita una sacca contenente una sostanza sintetica chiamataCPH4. Quando accidentalmente il contenuto verrà assorbito dal suo corpo, acquisterà straordinariecapacità cerebrali. Ma non solo, comincerà a sentire tutto intorno a lei: l’aria, lo spazio, le vibrazioni, la gente, la gravità e a sviluppare la telepatia, la telecinesi, la conoscenza e il controllo sulla materia.
Ad aiutarla verso questo viaggio della mente verso l’ignoto ci sarannoMorgan FreemaneAmr Waked.
Come la struttura del film anche la costruzione dei personaggi non spicca per originalità: c’è il brillante scienziato (chi altro se non Morgan Freeman?) ricco di informazioni in un campo oscuro e ignoto; c’è il bel poliziotto parigino (Amr Waked) che assisteLucydurante la sua missione, e lo spacciatore arrogante di Taiwan che è sicuro di poter controllare tutto.
L’unico personaggio ben riuscito è proprio quello della protagonista. Bisogna dirlo:Bessonè davvero bravo con ipersonaggi femminiliforti. DaNikitaaMathildain Léon, passando perLeeloone Il Quinto Elemento, il regista francese ha creato alcune delle eroine più spietate del cinema.

EScarlett Lucy Johanssonnon è da meno.

LUCY – IL TRAILER ITALIANO

Marco Visco