LarecensionediHitchcock/Truffaut,film del 2015 scritto daKent Jonese Serge Toubiana e diretto daKent Jonesche sarà nei cinema il4,5 e 6 aprile 2016. Il documentario ha visto la partecipazione diMartin Scorsese, David Fincher, Wes Anderson, Arnaud Desplechin, James Gray, Richard Linklater, Olivier Assayas, Kyoshi Kurosawa, Peter Bogdanovich e Paul Schrader.

“Tutto è iniziato da una caduta in acqua”si legge nell’introduzione del libro di François Truffaut. Il critico deiCahiers du Cinémaassieme al collegaClaude Chabrolavevano deciso nel 1955 di recarsi allo studio Saint-Maurice dove Alfred Hitchcock stava lavorando alla post-sincronizzazione diCaccia al Ladro.L’intento dei due era quello di intervistare il grande maestro del cinema e così, sotto la sua indicazione, si recarono al bar del teatro di posa per aspettarlo. Ma senza che se ne rendessero conto i due scavalcarono il sottile bordo di una grande vasca gelata finendo per caderci dentro fino al petto. Un’introduzione che lascia presagire iltono divertente del libroche Truffaut pubblicò dopo aver intervistato Alfred Hitchcock per più di una settimana. Un libro che diventò una pietra miliare per gli addetti alla regia e che Truffaut si divertiva a chiamareHitchbook, forse perché non era ancora del tutto consapevole della portata che avrebbe avuto nella storia del cinema. Il libro, infatti, può solamente accostarsi a opere comeLezioni di regiadiĖjzenštejnoIo, Orson WellesdiPeter Bogdanovich.

HITCHCOCK/TRUFFAUT – LA TRAMA

Il documentario monta egregiamente spezzoni e sequenze fondamentali della filmografia di Hitchcock mentre sullo sfondo prendono forma leregistrazioni autenticheche Truffaut fece durante le interviste. Sentiamo Alfred Hitchcock con il suo timbro profondo e pacato, in perfetto stile inglese, mentre una traduttrice di nomeHelen Scott(complice di Truffaut) fa da mediatrice al francese del giovane autore dellaNouvelle Vague. Hitchcock Truffaut di Jones non si limita però a trasporre in immagini il botta e risposte dei due autori, ma lo arricchisce con gli interventi di registi che sono stati influenzati da questaBibbiadel cinema.

Kent Jones ricerca gli effetti che un’opera datata 1962 può ancora provocare con tanta energia. Così sentiamoWes AndersonoDavid Fincherspiegare cosa ha rappresentato per loro l’opera in cui il cinema viene sviscerato e fatto a pezzettini. SentiamoMartin Scorseseaffermare come il libro sconvolse lo stesso concetto di cinema. E mentre Jones inonda lo schermo con immagini diVertigo, Psycho o la Finestra sul Cortile,lo spettatore viene a conoscenza di particolari ai più sconosciuti, svelati dai commenti diPeter Bogdanovich o da Paul Schrader,concordi entrambi nel sottolineare l’importanza storica di Hitchcock nell’evoluzione della settima arte.

Hitchcock sa essere un maestro dello spazio, sa essere un mago del tempo, l’inventore della suspense, delle multi inquadrature, dell’illuminazione dei volti, dell’assenza di linee, dell’importanza di giocare con il sonoro.Ogni elemento visivo è piegato alla volontà del regista, attori compresi. Ogni risposta che il regista dà a Truffaut rivela la consapevolezza di ogni suo gesto di regia, tanto che sembra avesse inventato lui il cinema e raccontasse come ha fatto. L’umiltà e la naturalezza con cui il regista inglese racconta l’arte del dirigere sono sintomi diun segreto che solo lui conoscee che, attraverso le domande di Truffaut, decide di far trapelare.

Il documentario è un pièce pensata per gli addetti della settima arte, dove la mirabilia di certe affermazioni lascia soddisfatti soltanto chi ha già una certa confidenza con la telecamera. Ma grazie a un montaggio riuscito delle scene più tecniche della filmografia hitchcockiana anche un pubblico distratto potrebbe intuire facilmente la portata che l’incontro tra Hitcockoch e Truffaut ebbe nella storia del cinema. Il libro di Truffaut ha fatto soprattutto cambiare opinione alla critica che definiva Hitchcock come puro e semplice ‘maestro della suspense‘, ‘intrattenitore‘ da grande schermo. Un ignominia che Truffaut riuscì a smontare con perseveranza e metodo, restituendo al regista inglese la suaessenza d’artista.

HITCHCOCK/TRUFFAUT – TRAILER

Anna Pennella