The Truffle Hunters” il film-documentario diretto da Michael Dweck e Gregory Kershaw arriva in anteprima alla 39esima edizione del Torino Film Festival; dal prossimo 18 novembre la pellicola sarà disponibile in alcune sale cinematografiche selezionate.

Prodotto da Beautiful Stories, Artemis Rising Foundation, Bow and Arrow Entertainment e distribuito da Sony Pictures Italia; il film ci porta alla scoperta di una delle eccellenze del nostro paese: il tartufo bianco d’Alba.

The Truffle Hunters, la ricerca del tartufo bianco d'Alba tra storia e tradizione; un mercato che alimenta le tavole di tutto il mondo

La trama di “The Truffle Hunters”

La pellicola è ambientata nel Nord Italia, tra i boschi del Piemonte. Qui tra gli anni ’70 e ’80 un gruppo di uomini va alla ricerca di uno dei tesori più preziosi della terra, il pregiato tartufo bianco d’Alba.

Un prodotto ambito e desiderato, che fa la fortuna un mercato di lusso riservato all’élite; ma anche raro e prezioso proprio perché la scienza non è mai riuscita a coltivarlo e a riprodurre le sue caratteristiche.

Un prodotto della terra legato a un’altra epoca, quando i cercatori di tartufi potevano contare solo sulle proprie intuizioni e, naturalmente, sui propri cani.

E la ricerca di questa prelibatezza è una vera caccia al tesoro, fatta di tanti “predatori” che si affidano al fiuto dei loro amici a quattro zampe e al loro intuito. Tra storia e leggenda, il docu-film esplora una tradizione secolare, che esalta le eccellenza che la terra ci offre e gli effetti del cambiamento climatico.

Se da una parte ci sono gli anziani cercatori con i loro “riti” e le loro abitudini; dall’altra ci sono i consumatori che vorrebbero una fornitura illimitata di questo prodotto anche a costo di pagarlo migliaia e migliaia di euro.

Il trailer del film

In questi pochi minuti di trailer possiamo vedere quella che è l’idea attorno al quale ruota il film. Da una parte portare sullo schermo i ricordi e le tradizioni legate ad un mondo quasi scomparso; dall’altra il consumo e la “brama” di questi prodotti della terra tanto rari quanto desiderabili.

Un connubio di sapori e ricordi che dalle antiche tradizioni degli anziani tartufai racconta di un mondo quasi scomparso, ma senza il quale non si potrebbero soddisfare i bisogni di pochi.