James Cameron è uno dei registi di maggior successo e molto prima che “Avatar” diventasse un successo al botteghino, ha avuto attivo film come “Titanic” e molti altri ancora.

Da qualche ora, però, si è diffusa in rete una notizia interessante che potrebbe cambiare per sempre l’immaginario cinematografico mondiale. Il regista starebbe pensando a un reboot di “Terminator”; niente di confermato ancora ma l’ipotesi sarebbe in discussione.

In una recente intervista James Cameron ha detto: “Se dovessi fare un altro film di ‘Terminator’, proverei a lanciare di nuovo quel franchise. La cosa è in discussione, ma niente è stato deciso; ma se venisse confermata lo farei molto di più sul lato dell’IA rispetto ai robot cattivi impazziti”.

Sebbene Cameron non abbia diretto più un film della celebre saga “Terminator: Judgment Day”, è sempre stato legato al franchise seguendo passo passo i vari sequel.

Questi, naturalmente, non hanno avuto il successo dei primi film; ma comunque nel bene e nel male fanno parte di una storia più ampia che, a breve, potrebbe cambiare per sempre.

“Terminator” la nascita di un mito

Creato da Cameron, il franchise dell’assassino robot che viaggia nel tempo è iniziato nel 1984 con “Terminator”; qui abbiamo visto Arnold Schwarzenegger nei panni del cyborg; Linda Hamilton nei panni del suo obiettivo, Sarah Connor; Michael Biehn nei panni di Kyle Reese, il protettore di Sarah.

Il film ha sbancato il botteghino in tutto il mondo, diventando un vero e proprio cult. Nel 1991 il regista è tornato alla regia di “Terminator: Judgment Day”, altro grande successo che, se possibile, è diventato ancora più di culto tra gli amanti del genere, vincendo anche due Oscar.

“Judgment Day” è considerato tra i migliori film mai realizzati. Tuttavia, da allora la magia non ha toccato i vari sequel e tantomeno con la serie TV.

Se davvero la discussione sul riavvio di “Terminator” fosse un’ipotesi concreta, speriamo almeno che tengano in considerazione quanto fatto coi primi due film; sperando che la produzione decida di trattare la pellicola con il rispetto che merita.