Sembra volgere al termine la carriera cinematografica di Bruce Willis; uno degli ultimi duri di Hollywood sta per dire addio al cinema per motivi di salute.

Sembra, infatti, che l’attore sia affetto da un disturbo che porterebbe alla perdita della capacità di linguaggio, l’afasia. A darne notizia è la famiglia di Willis con un lungo post sui social, in cui si parla della malattia e si ringraziano i fan per tutto l’affetto dimostrato in questi anni.

Sul post si legge: “Questo è un momento difficile per la nostra famiglia e apprezziamo davvero il vostro persistente affetto, compassione e sostegno. Agli straordinari fan di Bruce, vogliamo condividere che il nostro amato Bruce ha avuto dei problemi di salute e di recente gli è stata diagnosticata una afasia, che ha compromesso le sue abilità cognitive e per questo metterà da parte la sua carriera che significa tanto per lui”.

Al momento, l’attore avrebbe alcuni progetti in post-produzione come “Vendetta”, “White Elephant” e via dicendo; altri sarebbero dovuti partire a breve ma, probabilmente, dovranno fare a meno del suo volto.

La straordinaria carriera di Bruce Willis

La carriera cinematografica di Bruce Willis inizia negli anni ’80 con alcuni ruoli in pellicole come “Miami Vice”, “Ai confini della realtà” e molte altre.

Il successo globale, però, arriva solo nel 1988 quando interpreta uno dei suoi ruoli più iconi, quelli dell’agente John McClane in “Die Hard – Trappola di cristallo”; il primo fortunatissimo film di un franchise che a più riprese è andato avanti fino ai giorni nostri, anche sei i primi tre film della saga restano intramontabili.

Nel 1994 recita in un altro dei suoi ruoli iconici nei panni del pugile Butch Coolidge in “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino.

Tra i suoi altri film memorabili non possiamo non citare: “La morte ti fa bella” di Robert Zemeckis; “L’ultimo boyscout”; “L’esercito delle 12 scimmie”; “Il quinto elemento” di Luc Besson; il celeberrimo “Armageddon – Giudizio finale”; l’altrettanto celebre “Il sesto senso” e moltissimi altri ancora.

La fine della carriera di Bruce Willis è un po’ un colpo al cuore per tutti gli amanti di questo filone action impreziosito dallo humor pungente e sarcastico per cui l’attore è sempre stato apprezzato.

Le voci di una sua presunta malattia erano nell’aria già da un po’, con alcuni attori e registi che hanno confessato di alcuni recenti problemi di memoria per l’attore e diversi difficoltà sul set; nessuno però avrebbe mai immaginato una cosa del genere.

Nel ringraziare Willis per il suo straordinario lavoro, non possiamo che citare una delle sue frasi più celebri in “Die Hard”: “Yippee-ki-yay”, ci mancheranno i tuoi film.