Si Alza il Vento: larecensionedel film d’animazione diretto dal maestroHayao Miyazakiche laLucky Redporterà al cinema il13, 14, 15e16 settembre 2014.
Il film racconta la vita e la tragica storia d’amore di Jirō Horikoshi, l’ingegnere aeronautico che durante il secondo conflitto mondiale progettò numerosi aerei da combattimento utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli americani, tra i quali il Mitsubishi A6M “Zero”, utilizzato nell’attacco di Pearl Harbor. Da ragazzo il protagonista incontra nei propri sogni l’ingegnere italianoGiovanni Battista Caproni, pioniere dell’ingegneria aeronautica.

SI ALZA IL VENTO – LA TRAMA

Si Alza il Vento. Dobbiamo provare a vivere.

Si Alza il Ventoè la storia di un individuo dedito al proprio lavoro, che ha perseguito tenacemente il suo sogno. L’ultima pellicola del maestroHayao Miyazaki, l’undicesima della sua lunga e fortunatissima carriera, è il suo testamento cinematografico: un’animazione magistrale che è ancheprofondamente personale. E’ una storia straziante, liberamente ispirata alla vita di un designer d’aerei da caccia giapponese. Per la sua ultima operaMiyazakiabbandona la suavena fiabescarealizzando un credibile affresco del Giappone prebellico con una delicatezza di immagini che scaldano il cuore. Nel periodo Taisho della storia giapponese (1912-1926),Jiro, un ragazzo di campagna decide di diventare ingegnere aeronautico e di costruire un aereo in grado di volteggiare in aria come il vento. Cresciuto, va a studiare aTokyoe diventa un ingegnere di primo livello dell’enorme, ma arretrata,industria bellica giapponese. Il suo talento fiorisce, arrivando a creare un aereo meraviglioso che lascerà un segno nella storia dell’aviazione: ilMitsubishi A6M1, più conosciuto come aereo da combattimento “Zero“, quello utilizzato per gli attacchi aPearl Harbour.

Gli anni durante i qualiJiro Horikoshi(arguto e occhialuto come un Harry Potter giapponese) passa dall’infanzia alla giovinezza sono contrassegnati da alcuni eventi che hanno segnato il periodo storico giapponese: il grande terremoto di Kanto del 1923, la Grande Depressione, la disoccupazione, la povertà, latubercolosie la guerra.
Jiro, nonostante sia un pacifista convinto, è costretto a progettare aeroplani bellici. Gli aerei, però, come ripete sempre il suo mentoreCaproni, non sono strumenti di morte ma una metafora per cogliere le opportunità della vita. Il progettista italiano incoraggia e da voce ai pensieri e alle emozioni del protagonista attraverso i suoi sogni. Lo consiglierà, infatti, di continuare a costruire aeroplani anche se di guerra perché, infondo, è “meglio un mondo con le Piramidi che senza“.
Trionfi e fallimenti si susseguono, intrecciati dauna storia d’amore struggentee toccante, con sottofondo lo splendore del paesaggio verdeggiante del Giappone, dove il cielo era limpido e punteggiato in alto da nuvole bianche.
Si alza il vento. Dobbiamo provare a vivererecita il verso diPaul Valéryche dà anche il titolo al film. E proprio il vento uniràJiroaNahoko, nonostante la tubercolosi che mina la salute di lei. Visivamente squisito, emotivamente carico, dolce, intelligente e tragico, la pellicola d’animazione è un omaggio all’ingegnere aeronauticoJiro Horikoshi, pioniere nella progettazione degli aeromobili nella prima metà del XX secolo. Jiro non perde mai la sua voglia di vivere, non abbandona mai lo sguardo distratto da sognatore e da artista. I suoi lavori sono visioni, poesie.
Proprio come le opere diMiyazaki.

SI ALZA IL VENTO – IL TRAILER

Marco Visco