Doraemon 3D: ecco larecensionedella pellicola, diretta daRyûichi Yagi e Takashi Yamazachi, presentataFuori ConcorsoadAlice nella Città 2014, sezione autonoma e parallela delFestival Internazionale del Film di Roma.
Il film approderà nei cinema il6 novembre,distribuito dalla Lucky Red.

A me mi piacerebbe un robot che farebbe i compiti miei il più meglio di tutta la squola sarei

Il cinema è anche magia. Appena si sono spente le luci in sala i miei pantaloni si sono trasformati in pantaloncini, neanche avessi usato unchiuskydiDoraemon. Sono tornato bambino con i ricordi e le emozioni di quando guardavo il gatto spaziale con la pancia grande più grande che può, quasi tre decenni fa, ahimè.
Infatti a distanza di trent’anni, il primo episodio delgatto-robotarrivò nelle televisioni italiane nel novembre del 1982, torna sul grande schermo il personaggio nato dalla penna diFujiko F. Fujio. In CG e in 3D.
Una raccomandazione, però: voi cresciuti neglianni ’80non vi illudete, questa pellicola è destinata a un pubblico molto piccolo.

DORAEMON 3D – LA TRAMA

Il film parte dagli esordi diDoraemon, un robot spaziale venuto dal futuro, mantenendo gli stessi spunti che hanno contraddistinto il cartone e il manga originale: lafantasia, la creatività, il rispetto, la solidarietà, l’amicizia senza smettere mai didivertire.
La pellicola d’animazione diretta daRyuichi Yagifarà ricordare ai vecchi fan, e alle nuove leve addirittura scoprire per la prima volta, il mondo diDoraemon, fatto di eliche che permettono di volare, di mantelli dell’invisibilità, di borse cercatutto e di pane memorizzante.
Tutti questichiusky(strumenti magici) gli permettono di aiutareNobitaa superare con facilità tutte le difficoltà quotidiane. Lui, infatti, è un bambino molto pigro che va male a scuola e trascorre quasi tutta la giornata a dormire.

La suapigriziae ingenuità lo rendono il bersaglio preferito dei bulliGianeSuneodai quali si difende grazie all’aiuto diDoraemon. Ma perchè il gatto robot è tornato indietro nel tempo dal XXII secolo? Per prendersi cura di Nobita perchè diventi unadulto saggioe responsabile, ma anche per aiutarlo a conquistare il cuore diShizuka, la sua migliore amica della quale è perdutamente innamorato.
Per ricreare il mondo fantasioso delle serie animate sono state utilizzate letecniche della CG in 3D, attraverso una combinazione fra realtà e computer grafica dando l’impressione di essere in live action, piuttosto che un film animato. Il risultato, purtroppo, non è soddisfacente e seDoraemonha mantenuto la stessa verve di trent’anni fa le parti “umane” non sono altrettanto piacevoli.
E’ vero che il3Driesce a richiamare le nuove generazioni, unico reale target del film, ma il disegno a mano avrebbe ricreato quellamagiache forse, in questa nuove versione, manca. E che neanche il pancione diDoraemonè riuscita purtroppo a evocare.

DORAEMON 3D – IL TRAILER

Marco Visco