Crudelia:la recensione del film di Craig Gillespie, nelle sale cinematografiche da mercoledì 26 maggio.
Nel cast Emma Stone, Emma Thompson, Joel Fry, Paul Walter Hauser, Emily Beecham, Mark Strong e Kirby Howell-Baptiste.

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CRUDELIA – LA TRAMA

Londra, anni ’70. La giovane stilista Estella (Emma Stone) è un’abile ladra rimasta orfana che coltiva il suo amore per la moda lavorando alle dipendenze dalla Baronessa von Hellman (Emma Thompson), destinata a diventare la sua nemesi e farle crescere l’ossessione per la pelle dei cani dalmata. Estella si evolverà ben presto nella perfida Cruella de Vil.

CRUDELIA – LA RECENSIONE

Dopo l’operazione altalenante con il dittico su Malefica, Disney estrae dal mazzo delle sue iconiche villain Crudelia de Vil (Crudelia De Mon nella versione italiana) per realizzarne la genesi della pazzia che alberga nel personaggio amato da generazioni di spettatori, giovani o meno, nel Classico animato La carica dei cento e uno.

Quel che ne esce è un film che sembra seguire pedissequamente i repentini cambi d’umore della protagonista. Crudelia non maschera la sua vera natura, quella di essere un’origin story che condurrà alla pazzia della protagonista. Tutto è già sul tavolo, lo spettatore sa quale sentiero imboccherà la trama e aspetta soltanto il momento in cui il destino della giovane Estella si compia.

Come la mente della giovane aspirante stilista divisa fra bene e male, il bianco e nero dei capelli, la voglia di riscatto che si trasforma in vendetta, il film di Craig Gillespie affascina solo a tratti, incapace di graffiare veramente.
Ad un incipit accattivante e ricco di suggestioni succede un’evoluzione narrativa eccessivamente ripetitiva. Lo scontro di potere tra Cruella e la Baronessa diventa il fulcro della pellicola – attingendo fin troppo a Il diavolo veste Prada – che riesce a catturare l’attenzione dello spettatore soprattutto per la bellezza esplosiva del reparto scenografico e nei costumi della protagonista.
Emma Stone è a suo agio in un ruolo che le permette di esprimere il lato istrionico del suo talento, nonostante non venga adeguatamente supportata dalla sceneggiatura, in troppi passaggi sbrigativa e poco curata.
Il risultato è un film godibile, che qua e là colpisce nel segno ma che in troppi passaggi appare forzato, influenzando in parte la performance del cast, e non riesce a fare il salto di qualità decisivo che l’avrebbe reso un film entusiasmante e probabilmente un’occasione imperdibile per il ritorno degli spettatori nelle sale.

CRUDELIA – IL TRAILER ITALIANO

Davide Sica